Diventare insegnante di Italiano all’estero con il MAECI

Ultimo aggiornamento: 05/01/2025

Questa pagina ospita una raccolta di risposte alle domande frequenti (FAQ) su come diventare insegnante di Italiano all’estero per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Si tratta di indicazioni essenziali che possono essere utili a chi desidera affrontare questa esperienza all’estero.

[1] È possibile per un insegnante di Italiano a tempo indeterminato insegnare all’estero senza rinunciare al proprio ruolo in Italia? Sì, tale possibilità è prevista attraverso una selezione indetta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

[2] Quali sono i requisiti professionali per insegnare Italiano all’estero con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI)? Per insegnare all’estero con il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è necessario essere insegnanti a tempo indeterminato e, dopo il periodo di prova, aver prestato in Italia almeno tre anni di effettivo servizio nei ruoli corrispondenti alle funzioni da svolgere all’estero; non essere stato restituito ai ruoli metropolitani durante un precedente periodo all’estero per incompatibilità di permanenza nella sede per ragioni imputabili all’interessato; non essere incorsi in provvedimenti disciplinari superiori alla censura e non aver ottenuto la riabilitazione.

[3] Quali sono i requisiti culturali richiesti per insegnare Italiano all’estero con Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI)? I requisiti culturali di partecipazione sono:

  • avere una conoscenza di almeno una lingua straniera di livello non inferiore a B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER), fra quelle relative alle aree linguistiche inglese, spagnolo, francese, tedesco. Tale certificazione deve essere rilasciata da uno degli Enti Certificatori indicati nel Decreto Dipartimentale n. 2813 del 21 novembre 2024
  • aver partecipato ad attività formative, organizzate da soggetti accreditati dal MIM, su tematiche afferenti all’intercultura o all’internazionalizzazione.

[4] Cos’è una certificazione linguistica? Una certificazione linguistica è un’attestazione ufficiale che certifica il livello di competenza in una determinata lingua, sia essa straniera o lingua seconda, in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento (A1-A2, B1-B2, C1-C2). Viene rilasciata da enti certificatori accreditati, generalmente riconosciuti a livello internazionale. Le certificazioni linguistiche sono utilizzate per diversi scopi, tra cui dimostrare il livello di conoscenza linguistica per motivi di studio, lavoro o immigrazione, partecipare a concorsi pubblici o selezioni, come nel caso del MAECI per l’insegnamento all’estero, e in generale per arricchire il curriculum vitae.

[5] Le certificazioni o attestazioni linguistiche rilasciate dai Centri linguistici di Ateneo (CLA) sono valide ai fini della selezione MAECI per l’insegnamento all’estero? No, sono considerate valide esclusivamente le certificazioni linguistiche rilasciate dagli Enti riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

[6] Una certificazione linguistica conseguita all’estero presso un Ente riconosciuto dal MIM è valida? Sì, la certificazione linguistica conseguita all’estero è valida, a condizione che l’Ente certificatore sia inserito nell’elenco degli Enti riconosciuti dal MIM. Questo perché gli Enti certificatori riconosciuti appartengono a circuiti internazionali. Pertanto, non è necessario alcun ulteriore riconoscimento italiano del titolo conseguito all’estero.

[7] Come avviene la selezione del personale da destinare all’estero? La selezione avviene mediante un bando, emanato dal MAECI, sentito il MIM, in cui sono indicate le procedure, i requisiti, i criteri, le lingue richieste per i Paesi di destinazione e i livelli di certificazione, i titoli culturali, professionali e di servizio valutabili. La selezione si conclude con un colloquio obbligatorio comprensivo dell’accertamento linguistico.

[8] Qual è il punteggio massimo attribuibile nella valutazione dei titoli? Il punteggio massimo attribuibile per i titoli è di 40/40 punti.

[9] Qual è il punteggio minimo richiesto nella valutazione dei titoli per accedere al colloquio? Il punteggio minimo richiesto nella valutazione dei titoli è 15/40.

[10] Come si presenta la domanda per la selezione del personale scolastico da destinare all’estero? La domanda per la selezione del personale scolastico da destinare all’estero si presenta esclusivamente attraverso il portale “Selezioni” del MAECI reperibile al seguente link https://personalescuole.esteri.it/ e sul sito istituzionale del MAECI al link “Selezione del personale della scuola da destinare all’estero – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale” attraverso le credenziali SPID.

[11] È obbligatorio fornire un indirizzo PEC personale nella domanda di partecipazione alla selezione? Sì, nella domanda di partecipazione, oltre al recapito telefonico, è necessario fornire un indirizzo PEC personale. A tale indirizzo, infatti, saranno inviate le comunicazioni relative alla selezione.

[12] Coloro che già sono in servizio all’estero con il MAECI possono partecipare alla selezione? No, i docenti che al momento dell’emanazione del bando prestano servizio all’estero non sono ammessi alla selezione.

[13] Coloro che hanno svolto un mandato all’estero novennale sono ammessi alla selezione? No, i docenti che hanno svolto un mandato novennale non sono ammessi alla selezione.

[14] Come avviene la procedura di selezione MAECI per l’insegnamento all’estero? La procedura si articola in una selezione per titoli e colloquio comprensivo dell’accertamento linguistico, che può svolgersi in modalità telematica o in presenza.

[15] Quali competenze e conoscenze sono richieste al candidato durante il colloquio di selezione per l’insegnamento all’estero? Durante il colloquio, il candidato è tenuto a dimostrare l’idoneità relazionale necessaria per il servizio all’estero nonché le competenze linguistico-comunicative nella/e lingua/e indicata/e nella domanda. Inoltre, è richiesta una solida conoscenza del funzionamento del sistema della formazione italiana nel mondo, degli strumenti di promozione culturale, della normativa sul servizio all’estero del personale scolastico e della normativa relativa al sistema educativo d’istruzione e formazione nazionale. A ciò si aggiungono le competenze specifiche nell’ambito dell’educazione interculturale.

[16] Qual è il punteggio massimo attribuibile dalla commissione durante il colloquio per ciascuna area linguistica? Il punteggio massimo è di 60/60 punti per ciascuna delle aree linguistiche indicate dal candidato nella domanda di partecipazione.

[17] Qual è il punteggio minimo richiesto per il superamento del colloquio? Il punteggio minimo richiesto per il superamento del colloquio è di 36/60. Coloro che non raggiungono questo punteggio non vengono inseriti nella graduatoria di merito.

[18] Nel bando MAECI, tra i titoli culturali che danno punteggio ci sono le certificazioni glottodidattiche: cosa sono e quali sono? Le certificazioni glottodidattiche sono titoli di competenza glottodidattica relativi all’insegnamento dell’Italiano L2 che vengono valutati nei concorsi, nelle selezioni e nei colloqui di lavoro sia in Italia che all’estero. Attualmente per la selezione del personale da destinare all’estero del MAECI la certificazione glottodidattica dà diritto a due punti. Esistono tre diverse certificazioni glottodidattiche dell’Italiano L2: la certificazione Cedils rilasciata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia (presenta un unico livello), la certificazione Ditals (di I e II livello) dell’Università per Stranieri di Siena, la certificazione Dils-PG (di I e II livello) dell’Università per Stranieri di Perugia. Ai fini della valutazione del titolo da parte del MAECI per Ditals e Dils è necessario aver acquisito il II livello. Cedils, invece, ha un unico livello, che viene considerato dal MIM equivalente al secondo livello.

[19] Quali sono gli altri titoli culturali che attribuiscono punteggio per la selezione MAECI finalizzata all’insegnamento all’estero? I titoli culturali valutabili sono indicati nell’apposito Allegato del bando e devono essere conseguiti entro il termine fissato per la presentazione della domanda di partecipazione. Tra i titoli culturali valutabili ci sono il Dottorato di ricerca, il Diploma di perfezionamento post lauream, il Master universitario di I o II livello, il possesso di ulteriore certificazione linguistica, la certificazione glottodidattica di secondo livello, il titolo di perfezionamento all’insegnamento in CLIL, ogni diploma di laurea (vecchio ordinamento), laurea specialistica o laurea magistrale, diploma accademico di secondo livello, ulteriori rispetto al titolo di accesso al ruolo di appartenenza.

[20] Qual è attualmente il riferimento normativo per l’insegnamento presso le scuole italiane all’estero? Il riferimento normativo per l’insegnamento presso le scuole italiane all’estero è il Decreto Legislativo n. 64 del 13 aprile 2017 che, in coerenza con gli obiettivi e le finalità individuate dalla Legge del 13 luglio 2015 n. 107, riordina e adegua la normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all’estero.

[21] Cosa stabilisce il Decreto Interministeriale 634/2018? Il 2 ottobre 2018 è stato pubblicato il Decreto Interministeriale MIUR/MAECI n. 634 ai sensi degli articoli 14 e 15 del Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 64. Definisce i requisiti culturali e professionali fondamentali, la formazione propedeutica alla destinazione all’estero e le attività di formazione in servizio del personale scolastico da destinare alle istituzioni scolastiche italiane all’estero.

[22] Quali sono le istituzioni in cui è possibile insegnare Italiano e Materie Letterarie all’estero? È possibile insegnare Italiano e Materie Letterarie all’interno del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo, che include le seguenti istituzioni: scuole statali italiane all’estero, scuole paritarie italiane all’estero, sezioni italiane in scuole straniere, bilingui o internazionali e in Scuole Europee, iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero, Lettorati d’italiano nelle università straniere.

[23] Cosa indicano le sigle SCI, SEU e LET che compaiono nel bando e nelle graduatorie per l’insegnamento all’estero? La sigla SCI comprende le scuole statali italiane all’estero, le scuole paritarie italiane all’estero, le sezioni italiane in scuole straniere, bilingui o internazionali e le iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero anche dette “corsi”. La sigla SEU indica invece le Scuole Europee e la sigla LET indica i Lettorati di Italiano presso le Università straniere.

[24] A quanto ammonta attualmente il contingente MAECI delle scuole italiane all’estero? Attualmente il contingente MAECI delle istituzioni scolastiche italiane all’estero ammonta a 674 unità di personale.

[25] Il personale delle Scuole Europee fa parte di questo contingente? No, il personale delle Scuole Europee (SEU) forma un contingente a parte che, nell’anno scolastico 2024-2025 è costituito da 116 unità.

[26] Quali sono i requisiti culturali e professionali fondamentali per il personale docente da destinare alle Scuole Europee? I requisiti culturali e professionali del personale docente da destinare alle Scuole Europee (SEU) sono gli stessi che devono essere posseduti dai docenti delle scuole e dei corsi (SCI).

[27] I docenti di Italiano, Storia e Geografia della scuola secondaria di I grado (A022) dove possono essere destinati? I docenti di Italiano, Storia e Geografia, classe di concorso A022, possono essere destinati alle SCI (scuole e corsi), alle SEU (Scuole Europee) e ai Lettorati (LET).

[28] I docenti di Italiano e Latino della scuola secondaria di II grado (A011) dove possono essere destinati? I docenti di Italiano e Latino, classe di concorso A011, possono essere destinati alle SCI (scuole e corsi), alle SEU (Scuole Europee) e ai Lettorati (LET).

[29] I docenti di lingua straniera possono essere destinati alle iniziative di cui all’articolo 10 del D.Lgs. n. 64/2017? Sì, i docenti di lingua straniera possono essere destinati alle iniziative di cui all’articolo 10 del D.Lgs. n. 64/2017, altrimenti detti “corsi”, ma devono aver superato almeno due esami di lingua e/o letteratura italiana, secondo la tabella di omogeneità del Ministero dell’Istruzione e del Merito, oppure devono aver conseguito 12 crediti nel settore scientifico disciplinare “L FIL LET 10 Letteratura italiana” e 12 crediti nel settore scientifico disciplinare “L FIL LET 12 Linguistica italiana”.

[30] I docenti della classe di concorso A023 dove possono essere destinati? I docenti della classe di concorso A023, Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti), istituita con DPR n. 19/2016, possono essere destinati alle iniziative di cui all’articolo 10 del D.Lgs. n. 64/2017 (codice funzione 003, limitatamente ai “corsi”) e al Lettorato (codice funzione 034). Si sottolinea tuttavia che nel caso del Lettorato occorrerà attendere il bando previsto per l’anno 2028.

[31] I docenti di Lettere della secondaria di secondo grado possono insegnare nei corsi? Il D.Lgs. n. 64/2017, all’articolo 10, ha istituito i corsi di lingua italiana anche a livello di scuola secondaria di secondo grado, attraverso il codice funzione 041. Tuttavia, sebbene dal 2019 ci siano quattro graduatorie, una per ciascuna area linguistica, ad oggi nessun docente è stato ancora nominato. Al momento solo i docenti della scuola primaria e i docenti di Lettere e di Lingue straniere della scuola secondaria di primo grado stanno insegnando nei corsi.

[32] I docenti della scuola primaria possono insegnare all’estero? Sì, i docenti della scuola primaria possono insegnare nelle iniziative e nelle istituzioni scolastiche all’estero tramite lo specifico codice funzione 002.

[33] In generale, quali materie si possono insegnare nelle scuole italiane all’estero? Nelle scuole italiane all’estero non viene insegnato solo l’Italiano, come si potrebbe erroneamente pensare. Ad esse accedono gli studenti italiani o gli studenti che conoscono la lingua italiana e che possono quindi studiare in italiano le stesse materie che vengono insegnate nelle scuole in Italia. Le scuole italiane all’estero permettono di assolvere l’obbligo scolastico, con la differenza principale, rispetto alle scuole in Italia, che esse si trovano “fuori dal territorio metropolitano”, cioè all’estero.

[34] Quante sono le scuole italiane statali all’estero e dove si trovano? Le scuole statali italiane all’estero sono sette, di cui sei nel continente europeo (Parigi, Madrid, Barcellona, Zurigo, Atene, Istanbul) e una nel continente africano (Addis Abeba).

[35] Cosa sono le aree linguistiche? Il MAECI inserisce i Paesi di destinazione del personale scolastico all’estero in quattro aree linguistiche: inglese, francese, spagnola, tedesca.

[36] Cos’è un’area linguistica mista? I Paesi elencati in più aree linguistiche costituiscono “area linguistica mista”, alla quale concorrono, secondo l’ordine di graduatoria, i candidati inseriti nelle rispettive aree linguistiche. Ad esempio, la Turchia è inserita nell’area linguistica mista inglese/francese. L’Albania è inserita nell’area linguistica mista inglese/francese/tedesco.

[37] Per quante lingue straniere è consentita la partecipazione dei docenti alla selezione MAECI? Al personale docente è consentito partecipare per una o più lingue straniere relative ai singoli codici funzione e aree linguistiche bandite.

[38] Qual è il livello minimo di conoscenza della lingua straniera richiesto per partecipare alla selezione MAECI? Per partecipare alla selezione per una o più aree linguistiche occorre avere una certificazione di conoscenza della lingua straniera almeno di livello B2 del QCER.

[39] Come avviene la destinazione all’estero del personale scolastico? Il MAECI comunica annualmente al MIM, tramite un rende noto, i posti che si rendono disponibili nell’anno scolastico successivo a quello in corso. I posti disponibili sono pubblicati sul sito istituzionale del MAECI. Il personale che si trova in posizione utile in graduatoria viene destinato all’estero dopo essere stato collocato fuori ruolo.

[40] Cosa si intende per “collocamento fuori ruolo”? Si tratta della destinazione di un dipendente pubblico a un’amministrazione o a un ente diversi da quello di appartenenza, per svolgervi temporaneamente una prestazione lavorativa.

[41] Dove è possibile consultare le graduatorie del personale scolastico da destinare all’estero? Le graduatorie possono essere consultate sul sito internet del MAECI, dove sono pubblicate seguendo questo percorso: Diplomazia Culturale > Sistema della formazione italiana nel mondo > Personale scolastico > Selezione del personale della scuola da destinare all’estero > Graduatorie DS DOCENTI ATA.

[42] Per quanto tempo rimangono in vigore le graduatorie? Il D.L. 71 del 31 maggio 2024 ha stabilito che le graduatorie rimangono in vigore per nove anni.

[43] Cosa succede in caso di esaurimento delle graduatorie? Per i posti le cui graduatorie sono esaurite, le procedure di selezione possono essere indette prima della scadenza.

[44] Come si svolge la procedura di nomina? La procedura di nomina si articola in diverse fasi. In primo luogo, l’Ufficio V della DGDP invia al personale scolastico che si trova in posizione utile in graduatoria una comunicazione ufficiale tramite PEC. Essa contiene il preavviso di destinazione all’estero corredato dall’elenco delle sedi disponibili. Alla comunicazione sono allegati due moduli: uno per la rinuncia e uno per l’accettazione. Nel modulo di accettazione il personale docente è tenuto a esprimere, sulla base dei posti disponibili, l’elenco delle sedi prescelte in ordine di preferenza. Successivamente il MAECI provvede a richiedere all’Ufficio Scolastico Regionale di competenza il collocamento fuori ruolo del personale individuato. Segue una nuova comunicazione in cui il MAECI notifica la sede assegnata. La procedura si conclude con l’invio del decreto di destinazione, firmato dall’Ufficio Centrale del Bilancio (UCB), che specifica la data di presa di servizio presso la sede assegnata.

[45] Entro quanti giorni è richiesto di rispondere alla PEC di preavviso di destinazione all’estero? Il personale scolastico ha a disposizione tre giorni lavorativi per poter inviare la risposta.

[46] Come e quando avviene l’assegnazione di una sede? L’assegnazione di una sede avviene solo dopo la verifica della posizione giuridica e dei titoli dichiarati. La destinazione all’estero è subordinata al rilascio del Nulla Osta da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale di competenza.

[47] Cosa succede se il personale individuato dal MAECI sulla base delle graduatorie non accetta la destinazione o, dopo la destinazione, non assume servizio? Tale personale è depennato dalla relativa graduatoria.

[48] Gli insegnanti a tempo determinato possono insegnare all’estero con il MAECI? No, all’estero con il MAECI possono insegnare solo gli insegnanti a tempo indeterminato, infatti le graduatorie d’Istituto non esistono più, sono state abolite con il D.Lgs. 64/2017.

[49] Qual è il trattamento economico all’estero? Il trattamento economico del personale destinato all’estero rimane a carico dell’amministrazione di appartenenza. Tuttavia, oltre allo stipendio, il personale percepisce uno speciale assegno di sede che è finalizzato a sopperire agli oneri derivanti dal servizio all’estero (D.Lgs. 64/2017, articoli 28 e 29).

[50] Cos’è l’assegno di sede? L’assegno di sede è anche detto ISE, Indennità Servizio Estero, è quindi una indennità, non ha carattere retributivo ma solo di compensazione forfettaria degli oneri derivanti dal servizio all’estero. L’assegno di sede è costituito da due componenti: l’assegno base e le maggiorazioni relative alle singole sedi, determinate sulla base di coefficienti aggiornati periodicamente.

[51] Inizialmente, qual era l’obiettivo principale dei corsi di lingua e cultura italiana? Come si sono evoluti? I corsi, nel quadro delle prime iniziative di assistenza scolastica agli Italiani all’estero, avevano come finalità il mantenimento dell’identità linguistico-culturale italiana. Attualmente si rivolgono non più solo ad alunni di origine italiana, ma anche di altre origini, per cui l’insegnamento assume i metodi e gli strumenti tipici dell’apprendimento di una lingua straniera, nell’ottica della promozione della lingua e della cultura italiana.

[52] Che cos’è un “codice funzione”? Si tratta di un codice che indica un insegnamento corrispondente a una o più classi di concorso raggruppate per affinità. Questo sistema consente di assegnare al personale scolastico destinato all’estero incarichi in linea con le loro competenze e con la classe di concorso a cui appartengono come docenti a tempo indeterminato. Ad esempio 021 (per la tipologia Scuole italiane all’estero statali e non statali, scuole internazionali, sezioni italiane in scuole straniere) è il codice funzione corrispondente alla classe di concorso A011 Discipline letterarie e latino II grado; 003 (per la tipologia Iniziative scolastiche di cui all’art. 10 del Decreto Legislativo n. 64/2017) è il codice funzione per la classe di concorso Italiano, storia, geografia I grado A022, ma anche per Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti) A023, Lingua straniera AA25, AB25, AC25, AD25 e Italiano (seconda lingua) nella scuola secondaria di I grado in lingua tedesca A078.

[53] Qual è il codice funzione del Lettorato? Il codice funzione del Lettorato è 034.

[54] Qual è il codice funzione per Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado, classe di concorso A012? Il codice funzione per Discipline letterarie è 020.

[55] Qual è il codice funzione per Discipline letterarie e Latino, classe di concorso A011? Il codice funzione per Discipline letterarie e Latino è 021.

[56] Qual è il codice funzione per l’insegnamento nella scuola primaria? Il codice funzione per la scuola primaria, inclusi i corsi di livello primario, è 002.

[57] Se si è docenti a tempo indeterminato per la classe di concorso A022 Italiano, Storia e Geografia I grado e si è anche in possesso dell’abilitazione per la classe di concorso A011 Discipline Letterarie e Latino II grado, si può ricevere una nomina dal Ministero Affari Esteri per l’insegnamento di tale materia presso il Liceo di una scuola statale italiana all’estero? No, non è possibile in quanto il servizio all’estero si effettua soltanto nel ruolo di appartenenza, come indicato dal Decreto Interministeriale 634 del 2 ottobre 2018 (art. 2, comma 2). Pertanto, un insegnante a tempo indeterminato sulla classe di concorso A022 potrà ricevere una nomina sul codice funzione corrispondente a quella classe di concorso su cui presta servizio di ruolo (codice funzione 003 corrispondente alla classe di concorso A022).

[58] Qual è il ruolo dei docenti MAECI? Secondo quanto evidenziato nel D.Lgs. 64/2017, i docenti MAECI hanno un ruolo importante in quanto sono ambasciatori nel mondo del modello educativo e formativo della scuola italiana e dei suoi valori fondanti (inclusività, interculturalità, democrazia e non discriminazione), nonché promotori della lingua e della cultura italiana nel mondo.

[59] Cosa sono i Lettorati? Sono incarichi a sostegno dell’insegnamento della lingua e della cultura italiana. Sono istituiti presso università straniere attraverso accordi bilaterali tra l’Italia e il Paese ospitante. Questi accordi determinano le condizioni e le modalità di collaborazione, come il finanziamento, i requisiti del personale e il numero di corsi offerti. I Lettorati svolgono un ruolo cruciale nella promozione della lingua e della cultura italiana a livello globale. Rafforzano la presenza culturale dell’Italia all’estero, incoraggiano lo studio della lingua italiana e favoriscono il dialogo interculturale. Grazie ai Lettorati, la lingua italiana è studiata da migliaia di studenti in tutto il mondo, contribuendo a mantenere viva la cultura italiana e a creare nuovi ponti tra l’Italia e gli altri Paesi.

[60] Dove sono concentrati attualmente i Lettorati? I Lettorati attualmente istituiti sono distribuiti in più di 60 Paesi del mondo, concentrati per la maggior parte in Europa, ma sono presenti anche in tutti gli altri continenti.

[61] Chi sono i Lettori? I Lettori sono docenti selezionati dal MAECI attraverso bandi specifici. Devono possedere qualifiche adeguate, come essere docenti a tempo indeterminato della scuola secondaria, di Lettere o di Lingue. In quest’ultimo caso è necessario aver superato nel corso degli studi universitari almeno due esami di lingua e/o di letteratura italiana.

[62] Che attività svolgono i Lettori? Oltre all’insegnamento della lingua italiana nelle università straniere, i Lettori sono chiamati a collaborare anche alle attività di assistenza agli studenti e di ricerca nell’ambito della lingua e cultura italiane.

[63] Cosa sono gli incarichi extra accademici dei Lettori? Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale può incaricare i Lettori di svolgere attività di promozione della lingua e della cultura italiana aggiuntive rispetto a quelle prestate nell’ambito della cattedra o del Dipartimento universitario di assegnazione, affidando loro incarichi extra accademici. Tali incarichi, svolti nel quadro di una collaborazione con le Rappresentanze diplomatiche, gli Uffici consolari e gli Istituti Italiani di Cultura, sono essenzialmente indirizzati a contribuire alla promozione di eventi culturali come conferenze, seminari, proiezioni di film e incontri con autori o artisti italiani, all’attivazione di corsi lingua italiana organizzati dagli Istituti Italiani di Cultura, allo sviluppo dei rapporti culturali in ambito bilaterale anche con riferimento alle borse di studio e agli scambi giovanili.

[64] Fino a quante ore settimanali ammontano gli incarichi extra accademici? L’impegno settimanale aggiuntivo dei Lettori non deve superare le 13 ore.

[65] Quanti sono attualmente i Lettori all’interno del contingente estero? Nell’anno accademico 2024/2025 i Lettori sono 132, di cui 43 con incarichi extra accademici presso le Ambasciate o gli Istituti Italiani di Cultura.

[66] Per i Lettori inviati all’estero è necessario il “gradimento”. Cosa significa? Una volta superata la prova di selezione e inseriti nella graduatoria, i Lettori in posizione utile vengono chiamati a ricoprire un incarico previo ottenimento del gradimento da parte delle autorità accademiche dell’università di assegnazione. Ad esse i Lettori devono inviare il proprio curriculum vitae e il Nulla Osta dell’Ufficio Scolastico Territoriale di competenza.

[67] Un docente di Tecnologia può ricoprire l’incarico di Lettore? No, tale incarico è riservato esclusivamente ai docenti di Lettere e Lingue.

[68] Dove si trovano le sezioni delle scuole bilingui? Le sezioni delle scuole bilingui sono presenti in diverse sedi europee come Belgrado, Berlino, Bratislava, Bucarest, Budapest, Francoforte, Hannover, Monaco di Baviera, Mosca, Praga, Sofia, Stoccarda, Tblisi, Tirana e Zurigo.

[69] Cosa sono le Scuole Europee? Sono istituzioni scolastiche intergovernative funzionanti mediante accordo sottoscritto tra i governi di vari Paesi dell’UE, ratificato dai parlamenti dei singoli stati membri.

[70] Quante sono attualmente le Scuole Europee e dove si trovano? Attualmente le Scuole Europee sono 13. Si trovano nei sei stati dell’Unione dove hanno sede agenzie intergovernative: Spagna (Alicante), Belgio (Bruxelles I, Brussels II, Brussels III, Brussels IV, Mol), Germania (Francoforte sul Meno, Karlsruhe e Monaco), Paesi Bassi (Bergen), Italia (Varese), Lussemburgo I e Lussemburgo II, con un totale di circa 29.000 studenti iscritti.

[71] In quali Scuole Europee sono presenti le sezioni italiane? Nelle Scuole Europee di Bruxelles I, II e IV, Francoforte, Lussemburgo II, Monaco e Varese sono attive sezioni linguistiche italiane.

[72] Qual è il compito delle Scuole Europee? Il compito delle Scuole Europee è fornire un’istruzione multilingue e multiculturale ad alunni dei cicli di infanzia, primaria e secondaria. Sono destinate principalmente ai figli del personale delle istituzioni europee.

[73] Quali sono gli obiettivi delle Scuole Europee? Tra gli obiettivi delle Scuole Europee viene considerato particolarmente importante quello di sviluppare al massimo le conoscenze scritte e orali della lingua materna e di due o tre lingue straniere. A tal fine, ogni scuola comprende diverse sezioni linguistiche, nel numero necessario a soddisfare le esigenze degli iscritti. L’insegnamento delle materie principali viene fornito in ciascuna delle lingue ufficiali dell’Unione Europea, garantendo sempre una posizione preminente alla lingua materna dell’allievo.

[74] Se si è in possesso dei requisiti culturali e professionali richiesti dal Decreto Interministeriale 634/2018 ma ci si trova momentaneamente in aspettativa, è possibile partecipare al bando MAECI per l’insegnamento all’estero? Sì, è possibile partecipare al bando e al successivo colloquio, salvo poi rientrare in servizio dall’aspettativa nel momento della nomina per l’insegnamento all’estero.

[75] In base al D.Lgs. 64/2017 qual è la durata del servizio all’estero? Il D.Lgs. 64/2017 all’articolo 21 afferma che la permanenza all’estero non può essere superiore a due periodi di 6 anni scolastici consecutivi, intervallati da un periodo di 6 anni scolastici in territorio metropolitano.

[76] Cosa introduce l’articolo 14 del D.L. 71 del 31 maggio 2024? La possibilità di optare per un mandato unico di 9 anni di servizio all’estero piuttosto che per due mandati di 6 anni scolastici consecutivi, intervallati da sei anni in territorio metropolitano. Inoltre, estende da 6 a 9 anni la durata delle graduatorie.

[77] Un candidato che non possa assicurare la permanenza all’estero per un periodo di sei anni scolastici può comunque presentare domanda di ammissione alla selezione? Il candidato che non possa effettuare una permanenza all’estero di sei anni scolastici è escluso dalla selezione. Inoltre, in occasione dell’individuazione annuale dei candidati destinati all’estero, vengono depennati dalle graduatorie coloro che non possono garantire la permanenza per i successivi sei anni.

[78] È possibile rientrare in Italia prima della conclusione del mandato sessennale? Sì, è possibile, tuttavia al personale che rientra in Italia prima della fine del sessennio non sono dovuti i benefici del viaggio di rimpatrio.

[79] È possibile il trasferimento del personale scolastico da una sede estera a un’altra? L’art. 30 comma 1 del D.Lgs. n. 64/2017 prevedeva la possibilità del trasferimento per i dipendenti in servizio nelle sedi particolarmente disagiate. Tuttavia, la norma è stata superata dalla Legge di bilancio 178 del 30 dicembre 2020, art. 1 comma 975 lettera F. Attualmente i trasferimenti sono consentiti in base all’art. 21 comma 3 D.Lgs. n. 64/2017 solo per gravi motivi o ragioni di servizio (ad esempio in seguito alla chiusura di una sede) nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Sono inoltre concessi per il personale in servizio nelle Scuole Europee, soltanto al quinto anno.

[80] All’insegnante inviato all’estero viene fornita un’abitazione dal MAECI? No, il MAECI non fornisce direttamente un’abitazione, tuttavia sono previste specifiche maggiorazioni per le spese di abitazione sia per le SCI (scuole e corsi) sia per il Lettorato, ma non per le SEU (Scuole Europee).

 

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